Grasso localizzato come eliminarlo!
Con queste domande inizia per me, come promesso, una nuova sfida!
Ogni percorso è un viaggio… e ogni viaggio è una scoperta!
Le luci di Natale si sono ormai spente verso l’alba del nuovo anno. Il 2017 finalmente è arrivato… È arrivato anche il momento di ripartire e iniziare a scontrarsi nuovamente con la frenesia quotidiana. Lo farò sotto una veste nuova! Ho deciso di lasciare al 2016 quelle sensazioni di “pigrizia” e “paura di sbagliare”. Le ho barattate nel nuovo anno con “desiderio di crescere” misto alla ”voglia di rischiare”.
Sarà un anno ricco di impegni già programmati!
Ho ricominciato l’università, vivo agli inizi della mia carriera lavorativa e ho deciso di dedicare tempo alla cura di me!
Sono prove importanti, che richiederanno tempo e dedizione!
Chi mi conosce sa che affronto le sfide con la logica di un viaggio a tappe. Misurando le variabili delle mie azioni ne valuto i risultati.
Hai in mente la sensazione che si prova quando si decide di intraprendere un viaggio?
Sicuramente si! Aspetti con ansia il momento della partenza dimenticandoti che il tuo viaggio è già iniziato prima…Le ricerche in rete, la scelta dei luoghi, le prenotazioni, i confronti…Tutto ciò che fai ti proietta in avanti, iniziando già lentamente ad assaporare tutte le esperienze che avrai. Mi trovo al momento in questa fase e non vedo l’ora di iniziare ad ottenere i primi risultati.
Per (de)formazione professionale affronto gli aspetti della mia vita con questa logica. Per raggiungere l’obiettivo di mettermi in forma, ho fatto molte ricerche ed ho chiesto il parere ad esperti del settore.
Voglio condividere qui questa tappa fondamentale del mio viaggio perché spero possa essere utile anche a te.
Sono partito dalle domande che mi aiutassero a chiarire i miei dubbi, per valutare come agire e tracciare obiettivi.
Ma cos’è il grasso localizzato?
Sicuramente questo era il primo dubbio che volevo chiarire. Per molto tempo ho cercato di combattere l’adipe localizzato solo attraverso dieta e poco allenamento. Niente di più sbagliato! Dimagrivo in modo generalizzato in tutto il corpo, tranne che sull’addome. Ottenevo l’effetto opposto: perdendo peso mettevo ancora più in evidenza quell’accumulo di grasso!
Come intervenire allora? Partiamo dal principio…
Per riuscire a valutare come eliminare quel fastidioso inestetismo dovuto all’adipe, ho dovuto prima approfondire cos’è il grasso localizzato. L’ho sbirciato a lungo, tra una ricerca e l’altra. Eccolo qui nella zona critica che tanto detesto: ma da cosa è formato? Perché esiste? Perché proprio li? La sua funzione è solo farmi sentire in colpa dopo qualche sgarro di troppo?! La mia alimentazione è davvero così negativa? cos’è il grasso localizzato quindi? La domanda ritorna sempre più prepotente.
Mi prendo qualche altro istante per osservarlo meglio, cerco di penetrare lo strato di pelle che lo copre. Immagino come potrebbe essere il mio addome se la “mia tartaruga” non si fosse “capovolta per la disperazione”.
Viaggio al centro dell’adipe
In un mix tra fantasia e realtà ecco che si palesa nella sua reale forma. È un tessuto, detto adiposo, anche se molti tendono a definirlo “organo”, in quanto contiene diverse tipologie di cellule all’interno.
Lo immagino come fosse una grande banca in cui è facile risparmiare denaro e gli interessi crescono costantemente.
La sua funzione principale è questa in realtà! È un deposito energetico da usare in caso di necessità; ma svolge anche altre funzioni importanti come:
- la protezione contro gli urti e sostegno meccanico a vari organi;
- l’isolamento termico;
- lo smaltimento degli eccessi alimentari sotto forma di calore;
- ...ma anche una molto negativa… modella la nostra figura corporea.
Le cellule che compongono quest’organo sono chiamate adipociti. All’interno del tessuto adiposo ci sono modeste quantità di: acqua, collagene e glicogeno.
Gli adipociti sono i “custodi del grasso”. Attraverso il sangue “commerciano” lipidi convertendoli in energia o depositandoli al loro interno. Hanno la capacità di sintetizzare trigliceridi e rilasciarli sotto forma di colesterolo e acidi grassi.
Da queste informazioni di base è possibile iniziare a rispondere alla domanda “Ma cos’è il grasso localizzato?”
Proviamoci!
Il nostro patrimonio adipocitico
Ogni individuo ha all’interno del proprio corpo una conformazione di tessuto adiposo che varia per spessore e localizzazione. Dipende da molti fattori che poco hanno a che fare con l’alimentazione.
Ci sono essenzialmente due modi in cui un corpo accumula grasso.
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Alcuni individui, probabilmente quelli “più fortunati”, accumulano il grasso in modo generalizzato in tutto il corpo, perfino sui muscoli. Solitamente questo tipo di accumulo è destinato alle persone più giovani o che hanno una vita abbastanza attiva. Anche avendo qualche chiletto di troppo non sono molto visibili. Essendo ben distribuiti appaiono a volte addirittura più forti e robusti.
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Altri invece, come me, hanno sedi preferenziali di accumulo di adipe; in questo caso parliamo di adipe localizzato.
Quali sono le sedi di accumulo? Perchè?
C’è una predisposizione genetica, una variazione di accumulo in base al sesso, all’età e allo stile di vita sedentario. Sono per la maggior parte sono fattori non modificabili!
Il numero degli adipociti che abbiamo in corpo ce lo portiamo dietro da molti anni. Il patrimonio adipocitico è determinato dalla nascita, sviluppandosi nel periodo dell’infanzia – prima giovinezza solo in termini numerici. Per il resto della nostra vita resteremo con quel numero costante.
Ci sono zone del corpo in cui l’accumulo di grasso può rivelarsi una grande fortuna.
Nel caso delle donne, per aiutarle a portare a termine una gravidanza anche in casi di carestia, la natura ha fatto in modo che le zone preferenziali di accumulo di grasso siano le anche, natiche, cosce e parte bassa dell’addome.
Nell’uomo invece è la parte superiore dell’addome il punto critico di accumulo, oltre le zone come viso, collo e spalle.
La vita di un uomo si misura in centimetri: ecco cos’è il grasso localizzato
Ci sono casi in cui l’obesità rappresenta una patologia. Il numero degli adipociti arriva ad essere anche tre volte superiore rispetto la media.
In tutti gli altri casi, che si parli di grasso localizzato o generalizzato, noi abbiamo una grande opportunità. Attraverso le nostre scelte e azioni possiamo riempire o svuotare gli adipociti dal grasso.
Non ci sono bilance che tengano, a parlare sono i centimetri.
“Ma cos’è il grasso localizzato?” Ormai, così come me, saprai rispondere a questa domanda. Proviamo ora a cambiare punto di vista, a plasmare la riflessione fatta per renderla più adatta alle nostre aspettative.
Come eliminare il grasso localizzato?
È questa la vera domanda che avevamo già in mente fin dall’inizio, vero?
Partiamo dalla mia esperienza. Ho già testato su di me che un dimagrimento generalizzato non fa la differenza, né tantomeno un allenamento localizzato, se presi singolarmente.
Dopo essermi informato in modo approfondito ho capito che a fare la differenza è l’azione complementare delle tre variabili sopracitate: alimentazione, allenamento e uso di prodotti a livello locale.
Alimentazione, allenamento e un aiuto in più!
L’alimentazione per svolgere un’azione efficace deve essere “sana”. Non c’è bisogno di diete drastiche o digiuni mistici, anzi, possono rivelarsi controproducenti se non pericolosi.
Bisogna apprendere ad alimentare il proprio corpo di ciò che realmente necessita, in termini di quantità e qualità.
Il discorso “sana alimentazione” merita un approfondimento a parte, rispetto a quello che è questo articolo di blog. Si rischierebbe di trattare l’argomento in modo troppo semplicistico che non aggiungerebbe nulla di nuovo a quello che tutti dovrebbero già sapere.
Molto brevemente, i punti su cui sto prestando molta attenzione per la mia alimentazione sono:
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Un’alimentazione sana ed equilibrata deve tenere in considerazione il fabbisogno kcal giornaliero dell’individuo. Nel caso si voglia iniziare a perdere del grasso occorre sottrarre circa un 10%- 15% .Costringeremo così il nostro corpo ad intaccare i nostri depositi, in modo graduale e senza esagerare;
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La nostra alimentazione giornaliera dovrebbe tenere in considerazione sempre non solo le kcal degli alimenti, ma soprattutto i macronutrienti che li compongono. Per funzionare bene il nostro organismo ha bisogno del giusto rapporto tra grassi, carboidrati e proteine;
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La scelta degli alimenti e la loro composizione.
Sull’allenamento ho ancora poco da valutare: oggi inizierò ad andare in palestra allenandomi circa tre volte a settimana. Non essendo esperto nel settore mi affiderò inizialmente all’istruttore, ovviamente!
Attraverso alimentazione e allenamento aumenterò il mio dispendio calorico giornaliero e di migliorerò il mio metabolismo basale. Terrò bene a mente, però, che si tratta di attività che agiscono, come già accennato, principalmente a livello generalizzato.
Per agire in modo mirato sull’addome userò un coadiuvante locale che mi aiuti a stimolare l’afflusso di sangue in questa zona. Migliorerò così la microcircolazione locale amplificando al massimo le prestazioni dell’allenamento mirato.
Nel frattempo svolgerà anche la sua funzione principale di stimolare la lipolisi addominale. Così facendo andrà a colpire le cellule in modo mirato per ridurre lo spessore degli adipociti situati in quell’area specifica.
Da “cos’è il grasso localizzato” alla mia strategia per mettermi in forma.
“Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.” (Luis Sepulveda)
Nel 2017 ho deciso di mettermi in forma! Per farlo ho studiato la mia strategia e da oggi inizierò a fare sul serio!
Ti ho accennato parte del mio piano e vorrei continuare a condividere con te i miei progressi e approfondire gli argomenti trattati.
Tu cosa farai per prenderti cura di te?
Crediti immagini:
Uomo in viaggio: Immagine di jcomp su Freepik
Grasso addominale: Immagine di freepik
Uomo che mangia: Immagine di artursafronovvvv su Freepik